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Un intreccio di storie di vita di un gruppo di persone

La nostra storia

La storia di anziani 93 e della Residenza Villa Arcadia, è un intreccio di storie di vita di un gruppo di persone che per le loro sensibilità, opinioni e bisogni condivisi, si sono incontrati, confrontati, organizzati ed infine associati. E’ una storia in cui le persone si sono spese attraverso un importante, intenso e perseverante impegno; un impegno civile di un gruppo di cittadini, con tanta voglia di partecipare alla vita sociale della loro comunità in cui vivono, consapevoli del loro ruolo sovrano e non suddito che costituzionalmente la nostra società democratica gli assegna.

Una esperienza originale che vale la pena raccontare, a testimonianza che nel nostro Paese ci sono tanti cittadini che non chiedono, né si lamentano delle Istituzioni, ma operano per collaborare con loro, con sussidiarietà. Tutto nasce quando Francesco detto Franco Castria arriva a Bareggio, un Comune in provincia di Milano, alla fine degli anni 1980, pugliese di origine, nativo di Ginosa, un paese di circa 22 mila abitanti in Provincia di Taranto, che entrò a far parte della Commissione Biblioteca Civica Comunale. Qui idea, progetta e realizza il primo periodico d’informazione comunale, di proprietà del Comune, con la testata dal nome “il fontanile” Vivere Bareggio.

Lo scopo è quello di dare voce ai cittadini facendoli discutere fra loro ed aprendo un canale di confronto continuo con gli Amministratori Comunali da loro eletti e di comunicazione pubblica su tutte le problematiche della comunità bareggese. E’ qui, nella redazione de “il fontanile” Vivere Bareggio, che si forma una sensibilità di alcune persone che porterà a costituire la Cooperativa Sociale anziani 93.

In quegli anni prolifera l’associazionismo e la cooperazione sociale, si sviluppano le attività del terzo settore, il non profit. Sono quindi gli anni in cui molti cittadini esprimono la loro volontà di partecipazione, si registra una forte protesta al disservizio pubblico, alla denuncia dei diritti negati per i soggetti deboli della società.

Molti cittadini chiedono assistenza civica su problematiche urbanistiche, di sicurezza sociale, di servizio di assistenza alla non autosufficienza. La domanda di assistenza sociale è rilevante, cresce il bisogno sociale da parte delle famiglie bareggesi, serve una risposta.

Così nel 1991, Francesco detto Franco Castria fonda la Associazione Diritti del Cittadino, una associazione di volontariato con i seguenti scopi essenziali: far crescere la cultura civica della comunità, da cittadini sudditi a sovrani, proteggere i cittadini dagli abusi di potere dell’Amministrazione Pubblica, aiutandoli a tutelare i loro diritti fondamentali.

Una Casa per Anziani a Bareggio

Salute ed assistenza in primis

Fu grazie alla costituzione della Associazione Diritti del Cittadino che emerse il forte bisogno di assistenza di tante famiglie bareggesi che avevano con i propri familiari anziani malati e non autosufficienti. Ecco allora la scelta di proporre all’Amministrazione Comunale di realizzare a Bareggio una Casa per Anziani, ricorrendo al finanziamento pubblico regionale dell’allora FRISL.

Il 19.05.1994, si costituisce l’Associazione Bareggese Anziani 93 dove, il 93, non è l’anno di costituzione, ma indica la sensibilità dei cittadini e la loro adesione alla Direttiva Europea. L’anno 1993 si riferisce infatti ad una direttiva della Comunità Europea che sollecitava gli Stati Membri ad impegnarsi sulle politiche sociali a favore degli anziani, direttiva che naturalmente l’Associazione Bareggese Anziani 93, fece propria. Questa vivacità sociale dei cittadini bareggesi è una novità! E’ la prima volta che a Bareggio nasce una organizzazione sociale finalizzata agli anziani.

La gente voleva che a Bareggio si realizzasse la Casa per Anziani. Questa costituzione dell’Associazione Bareggese Anziani 93, non fu ben accolta dalla “classe politica” del paese, né dai partiti politici locali, né tantomeno dall’Amministrazione Comunale. Questi, pur consapevoli del bisogno reale e crescente da parte della gente e della loro scarsa risposta data negli anni, rifiutavano di confrontarsi con la richiesta molto chiara che veniva dall’ l’Associazione Bareggese Anziani 93, che era la seguente: l’Amministrazione Comunale doveva realizzare a Bareggio, una Casa per Anziani, con l’utilizzazione di un finanziamento pubblico attingendo dal fondo regionale FRISL, con il quale si sarebbe potuto finanziare l’opera per il 70% a fondo perduto della spesa totale.

Fu una occasione perduta per la comunità, il Sindaco di allora Bedinelli e la sua Giunta Comunale, prima non vollero sentirci e poi quando si mossero era già troppo tardi. Passano gli anni, 21 componenti dell’Associazione sotto la guida di Francesco detto Franco Castria, visto tutte le contrarietà, le ostruzioni e la eccessiva lungaggine dei tempi dell’Amministrazione Comunale, nonostante la raccolta delle oltre mille firme per tenere un referendum consultivo della popolazione bareggese, decidono di agire in proprio.

Il 13 maggio del 1998 costituiscono la Cooperativa Sociale anziani 93, Francesco detto Franco Castria assume la Presidenza, con lo scopo di costruire e gestire la Casa per Anziani con Centro Diurno Integrato. Si fanno tutte le pressioni necessarie e così il 30 ottobre 1999, il Consiglio Comunale con delibera esecutiva n° 119 approva la convenzione definitiva; sei mesi dopo il 12 aprile 2000 viene indetta l’asta pubblica e il 2 maggio 2000, Cooperativa Sociale anziani 93 si aggiudica la gara e con il repertorio n° 3312 del 24 luglio 2000 si stipula il contratto di convenzione con il Comune di Bareggio, si firma il contratto di mutuo con l’allora Banca Agricola Mantovana oggi MPS per un finanziamento di 12,8 miliardi di vecchie lire da restituire in 15 anni.

Però le procedure burocratiche portano ad aprire il cantiere ed iniziare i lavori il 21 gennaio 2001, in 16 mesi l’opera viene finita consegnata chiavi in mano come da impegni contrattuali e il 6 giugno 2002 la struttura viene inaugurata; la celebrazione della cerimonia inaugurale è tenuta da Don Gerolamo Castiglioni ed avviene nella chiesetta della residenza, la chiesetta che è dedicata a Don Francesco Maggi, parroco di San Martino.

La RSA Residenza Villa Arcadia con il Centro Diurno Integrato viene accreditata dalla Regione Lombardia il 6 agosto 2002 e, ad ottobre, ha tutti i posti letto occupati, sia i 100 posti letto della RSA che i 37 del CDI.

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